8 maggio 2022 Marina di Grosseto
Passeggio in acqua trasparente e gelida, praticamente sono l’unica bagnante. L’altro in acqua, con tanto di muta da sub, è l’uomo delle telline, con il quale instauro una piacevole conversazione: i suoi gesti rievocano ricordi d’infanzia, nella mia testa si rincorrono piccoli pensieri piacevoli.
Il fine settimana inizia nel negozio di Gloria, l’amica profumiera. La sua ospite per questa giornata è una giovane donna che ha creato, nel suo borgo d’origine, un albergo diffuso: appartamenti o stanze per l’ospitalità orizzontale, così si chiama… il concetto mi piace moltissimo. Dovremmo applicarlo nella vita quotidiana. I problemi, le difficoltà tendono ad arrogarsi su di noi, si alimentano in maniera verticale, nei nostri pensieri e nel nostro cuore, mattoncino dopo mattoncino diventano pesanti o addirittura muri.
Le gioie, anche quelle più piccole, vanno diffuse in maniera orizzontale: condividere momenti di leggerezza è un po’ come seminare intorno a noi un immaginario campo pieno di tanti solchi che la vita forma. Il germoglio delle piccole cose piacevoli. Gustare quell’attimo senza disperderlo nella frenesia che ci circonda. La diffusione diventa orizzontale se condivisa anche con persone diverse.
Questo fine settimana che ho appena vissuto, ne è l’ esempio: ho trascorso momenti piacevoli, legati tra loro da un profumo delicato di rosa, nella ricorrenza della festa della mamma. Il tema della serata organizzata da Gloria “Pasticceria d’accoglienza al profumo di rosa” dedicata alle mamme.
La mia idea di condivisione di piccole gioie inizia da qui: il profumo di rose ci circondava non solo visivamente, ma nel gusto dei dolcetti, nell’acque aromatiche dove galleggiano i petali, e tutto intorno, ogni volta che Gloria vaporizzava una nuova essenza.
Sono con Patrizia, viviamo quest’esperienza insieme a persone diverse, non amiche ma conoscenti; piacevoli emozioni circolano in condivisione. Il giorno seguente rincorro ancora la scia profumata: sono nel giardino curato e variopinto di mia zia.
Le ho portato un’azalea bianca, quella dell’Airc, che vendono per la festa della mamma , un piccolo gesto, che porta gioia e aiuta… La zia, felice come l’ape regina che si nutre di polline, accompagna le mie amiche nel giro dei suoi fiori, innesti, piante di limoni, in un susseguirsi di colori e di aromi.
Questo fine settimana che ho appena vissuto, ne è l’ esempio: ho trascorso momenti piacevoli, legati tra loro da un profumo delicato di rosa, nella ricorrenza della festa della mamma. Il tema della serata organizzata da Gloria “Pasticceria d’accoglienza al profumo di rosa” dedicata alle mamme.
La mia idea di condivisione di piccole gioie inizia da qui: il profumo di rose ci circondava non solo visivamente, ma nel gusto dei dolcetti, nell’acque aromatiche dove galleggiano i petali, e tutto intorno, ogni volta che Gloria vaporizzava una nuova essenza.
Sono con Patrizia, viviamo quest’esperienza insieme a persone diverse, non amiche ma conoscenti; piacevoli emozioni circolano in condivisione. Il giorno seguente rincorro ancora la scia profumata: sono nel giardino curato e variopinto di mia zia.
Le ho portato un’azalea bianca, quella dell’Airc, che vendono per la festa della mamma , un piccolo gesto, che porta gioia e aiuta… La zia, felice come l’ape regina che si nutre di polline, accompagna le mie amiche nel giro dei suoi fiori, innesti, piante di limoni, in un susseguirsi di colori e di aromi.
Il pomeriggio si conclude gustando, in giardino, pane pomodoro e cipolla di Tropea, accompagnata da un buon vino; le cose semplici amplificano il gusto.
La domenica vado al mare, Daniela mi ha invitato con la sua famiglia a festeggiare la mamma, che diventa un pochino anche mia; abbiamo instaurato questa tradizione, per un giorno mi adotta, divento la quarta figlia, ed io festeggio con loro. Nella mia testa c’è il sorriso della mia mamma, mi fa l’occhiolino, felice che sia al mare, con una mamma. In acqua incontro l’uomo delle telline, con cui parlo di mio nonno; lui mi racconta del suo che, a soli 13 anni, gli ha insegnato l’arte di questa pesca lenta, faticosa e al momento anche fredda.
Non avevo grandi aspettative da questo fine settimana, ma ho condiviso in maniera orizzontale le piccole gioie generate dalla famiglia, dalle amiche, dal profumo di una rosa. E quel mio “campo immaginario” si è riempito di nuovi germogli.
Silvia